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I media mondo

domenica, ottobre 01, 2006

Fuori da questa TV



C’è un tema che mi assilla. Ma sono in buona compagnia .
Cosa sta succedendo alla TV. Perché se la accendo la domenica non trovo più Doctor House? Quando trasmettono Circus? Perché danno i Cesaroni due giorni di seguito?

Vado a memoria. Un blog è la possibilità anche di chiacchierare tra amici. Senza necessita di rigore “saggistico”. Nel caso, qualcuno mi corregga. Sui dati e su altro.

L’antefatto.
Il palinsesto di “garanzia” Mediaset è partito con 3 settimane di anticipo, in un inizio di settembre caratterizzato da ascolto disattento con difficoltà di fidelizzare il pubblico, anche per i reality che necessitano di una lenta partenza per catturare l’attenzione. L’esigenza è relativa alla raccolta pubblicitaria. La Rai corre ai ripari.

Unan1mous parte e crolla in un istante. Prime foglie di autunno del reality. Ma era un reality?

Parte una programmazione folle con spostamenti di palinsesto Rai e Mediaset: Doctor House (che va benissimo) dalla domenica viene cacciato; il Fattore C di Bonolis lascia la domenica con il 25% di share per una fascia pomeridiana che collassa sul 17%; Circus, la Pupa e il Secchione (che è più varietà che reality, naturalmente), Petrosino… scivolamenti continui di qua e di là alla ricerca della formula perfetta, dell’alchimia del verticale e dell’orizzontale che tenga assieme settimana e giornata… sanguinando ascolti via via sgocciolati lungo le strategie di controprogrammazione.

I programmi annunciati per la serata partono TUTTI con non meno di 25 minuti di ritardo. Uccidendo la seconda serata. Anche qui: bieche strategie per tenere davanti alla tv un numero significativo di pubblico.

In generale (in generalista?) anche Morandi non ce la fa a riportare i fasti del 35% quando si presentò in mutande per denunciare (furbescamente) la prigionia dell’auditel: si attesta sul 25%.


Le percentuali dei programmi sono in media tutte sotto di 5-6 punti percentuale. La gente non guarda la tv. La generalista. Perché, pare, il satellite decolla (i dati, confortanti, sono cumulativi di “tutte le satellitari”).

Allora è la fine della TV generalista?
Intanto aspetterei che l’autunno e le giornate grigie arrivino davvero. Poi proverei ad analizzare le mutazioni del pubblico giovane che si disaffezione e non guarda più i reality (almeno questi: Wild West ha picchi d’ascolto tra gli ultra sessantacinquenni).
Cosa guarda? Lost sul satellite. Doctor House (16.5%) di media, molto alta per Italia1. Cioè la fiction intelligente. Con mordente. Con una qualità di sceneggiatura alta.
Due prodotti simili su strutture differenti: tv commerciale da una parte e abbonamento SKY dall’altra.
Due canali usati comunque per uscire dall'autorerferenza della tv italiana non accettando di riconoscersi come pubblico della tv verità. Non sentendosi rappresentati. Oppure semplicemente rifiutando di esserlo. Non accettando lo slalom proposto dai palinsesti. uscendo dalla logica di "essere pubblico TV" cui ci siamo assuefatti.