L'esperienza mediata delle Alpi
Un parco a tema sulla montagna in Valle d'Aosta, al Forte di Bard. Costruito secondo la tecnica dello "sviluppo narrativo", con diverse sale progettate attraverso forme espressive e linguaggi audiovisivi del cinema, dell'arte contemporanea, della peformance teatrale.
Video al plasma che ti immergono sentro immagini in movimento; simulazioni che ti permettono di volare ed osservare dal punto di vista di un'aquila; ambienti sensibili che accendono monitor nascosti sul pavimento quando ci cammini sopra; stanze che modificano la temperatura per farti fare l'esperienza dell'inverno alpino...
In un intreccio tra forme spettacolari videoludiche e integrazine del corpo in ambineti interattivi, si va oltre la rappresentazione di un racconto museale per approdare ai territori performativi, alle esperienze sensibili.
Linguaggi da media-mondo, appunto.
posted by GBA at
1/29/2006 08:23:00 PM
3 Comments:
Quindi i media sono luoghi di osservazione della performance contemporanea: intrattenimento ed efficacia?
Sono i veicoli e i supporti per l'emergenza dell'immaginario performativo che supera la logica del sight e che nelle pratiche del tempo libero mostra ancora come il viaggio (e la mobilità cognitiva) sia la metafora più potente dell'immaginario collettivo contemporaneo?
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Anonimo, at 1:01 PM
/provocazione di sabato pomeriggio/
forse è il caso di andare oltre al concetto di media come veicoli o supporti e provare a vedere come le logiche del viaggio si attuino non trasportate dai media ma nei media, per i media.
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Luca, at 2:16 PM
Credo che i commenti di lg e luca vadano nella stessa direzione.
Media come luoghi, come territori. Ma anche come "campo" di messa in opera di linguaggi (che un giorno, poi, se ho voglia, definisco con un post).
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GBA, at 3:48 PM
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